L'Iguana

Di colore verde brillante e taglia ridotta quando viene acquistata, se ben gestita raggiunge notevoli dimensioni, con esigenze che diventano impegnative.

In cattività, l’iguana ben accudita può vivere 20 anni, ma sono molte le iguane che soccombono in pochi anni a causa di errori di gestione: alimentazione sbagliata, temperatura e umidità scorrette, alloggio non adeguato, sono solo alcune delle cause che accorciano in modo drastico l’aspettativa di vita di questo splendido rettile. Chiedere una consulenza pre-acquisto è un modo sicuro per evitare problemi futuri che a volte comportano l’abbandono di questo animale quando i proprietari entusiasti ma poco informati si accorgono che è diventato troppo “difficile”.

Si ricorda che l’iguana è elencata nel CITES e richiede quindi un documento che attesti la regolare detenzione.

Quando rivolgersi al veterinario?


 

  • Per vedere se le esigenze del rettile sono compatibili con il vostro stile di vita.
  • Per allestire il terrario, prima ancora dell’arrivo in caso del soggetto. I principali problemi di salute delle iguane sono causati da errori di gestione o alimentazione, e quindi sono assolutamente evitabili con una gestione corretta.
  • Subito dopo l’acquisto, per verificare di aver comprato un soggetto sano: qualsiasi cosa vi abbia detto il venditore, una visita veterinaria oggettiva e imparziale è indispensabile. In seguito va fatta visitare almeno una o due volte all’anno, come controllo di routine.

 

Raccomando di portare il soggetto a visita ogni volta che presenta segni di malattia, senza inutili e dannosi ritardi: se l’iguana non si tiene ben sollevata sugli arti anteriori, se presenta lesioni alla pelle (graffi, tumefazioni, alterazioni di colorazione, noduli, piccoli puntini rossi o scuri sulla pelle che possono essere acari), se gli occhi non sono ben aperti e puliti, se è poco “vivace”.


Le iguane ammalate stanno immobili, spesso con gli occhi chiusi, e reagiscono poco alle manipolazioni; se la cloaca è sporca, imbrattata da feci, quindi con diarrea, oppure se l’iguana è costipata e quindi le feci le fa a fatica.


Contattate il veterinario anche se l’iguana non mangia oppure appare debole e si muove poco: per fare solo un esempio, la MOM (malattia ossea metabolica) si manifesta principalmente con debolezza e anoressia (il soggetto non mangia con appetito, cresce poco, fa fatica ad arrampicarsi o cade dal ramo). Talvolta la mandibola si deforma e la regione femorale appare ingrossata.

Serpenti

Che si tratti di serpente del grano, di pitone reale o moluro, di boa o di altre specie, purtroppo questi vengono in alcuni casi acquistati senza sapere che la maggioranza dei problemi anche in questi rettili sono legati ad errori nella gestione.


Basti dire che il terrario deve sempre fornire le condizioni ambientali adatte al suo specifico ospite.

Quando rivolgersi al veterinario?


Le considerazioni iniziali fatte per l’iguana verde valgono anche per ogni altro tipo di rettile.

Oltre che per la gestione e per i controlli periodici, occorre ricorrere al veterinario ogni volta che vi siano segni di malessere.


Particolarmente, per i serpenti, alcuni segnali di malattia sono: scarsa attività, disinteresse per l’ambiente, il serpente non estrae la lingua per esplorare. Stato di nutrizione scarso: palpando il dorso, i processi vertebrali sono palpabili.


Cloaca sporca per diarrea: l’esame delle feci che permette di evidenziare elminti, flagellati, coccidi a livello intestinale, deve essere condotto di routine, prima ancora di avere diarree anche molto debilitanti.


Cute poco lucente, con alterazioni di colore, ferite, noduli, presenza di ectoparassiti.


Il proprietario dovrebbe sempre accertarsi dell’assenza di emorragie anche lievi sui margini delle squame che indicano infezioni gravi.


I disturbi del sistema nervoso si manifestano con movimenti scoordinati, reazioni accentuate agli stimoli.


Se l’animale soffre di inappetenza, vomito, diarrea, oppure ha lesioni di qualsiasi tipo nella bocca, un ritardo nelle cure può essere molto dannoso.


Virus, batteri, parassiti e altri patogeni dei rettili possono colpire ogni organo e apparato: sintomi tipici delle polmoniti sono scolo nasale e difficoltà respiratorie; stomatiti della cavità orale ed orofaringiti possono causare salivazione, anoressia, vomito o rigurgito, inattività della lingua.


I serpenti possono soffrire di gastriti e enteriti infettive che possono causare stasi intestinale, diarrea, dimagramento.


Altri patogeni possono colpire il sistema nervoso e gli organi interni.


La trattazione delle singole malattie sarebbe lunghissima, consiglio intanto ai proprietari L’IGIENE SCRUPOLOSA DEL TERRARIO, una PRIMA VISITA e la CONSULENZA GESTIONALE per garantire il massimo benessere possibile evitando una vasta gamma di problemi di salute anche a questi meravigliosi rettili.

Altri rettili

SE POSSIEDI UN ALTRO SAURO, PER ESEMPIO UNA POGONA O UN ALTRO ANIMALE PARTICOLARE, SAPPI CHE LE CONSIDERAZIONI FATTE FINO A QUI, CIRCA LA NECESSITÀ DI CONTROLLI PERIODICI E CORRETTA GESTIONE, VALGONO PER TUTTI I RETTILI (E GLI ANIMALI IN GENERALE) CHE SI RITROVANO IN COMMERCIO.


SCEGLIETE SEMPRE UN VETERINARIO ESPERTO, INDIPENDENTE, POSSIBILMENTE VICINO E FACILE DA RAGGIUNGERE.

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